Calcoli di dimensionamento negli impianti elettrici a Roma

Impianti elettrici Roma

I calcoli di dimensionamento per un’abitazione devono rispettare le norme tecniche previste per il controllo dei picchi di tensione degli impianti elettrici a Roma, e interesseranno l’intera cablatura dell’impianto.

La norma CEI 64 stabilisce i rapporti e le tolleranze massime per i carichi di tensione negli impianti elettrici, consigliando di attestare la caduta di tensione su valori inferiori al 4%. Anche gli impianti elettrici a Roma fino a 1000 v a bassa tensione devono rispettare tale normativa, attraverso un calcolo di dimensionamento delle sezioni di cablatura.

Si pensa spesso che le cablature periferiche possano avere una sezione minore rispetto a quelle centrali; ci preoccupiamo ad esempio di avere una buona cablatura in una “ciabatta” o “scarpetta” multi presa, ma non facciamo altrettanto per altre periferiche, come ad esempio una lampada inserita singolarmente in una presa. Questo concetto è il risultato di una scorretta applicazione, da parte delle persone comuni, dei principi elettromagnetici, che vengono interpretati con la stessa fisica dei principi fisici dell’idraulica. Lì dove arriverà “meno” acqua, le sezioni dei tubi possono essere ridotte, così come accade appunto negli impianti idraulici definiti “ad albero” proprio perché dal tronco principale (l’innesto alla rete idrica) si passa alle diramazioni minori degli impianti che alimentano i vari “servizi”.

Un impianto elettrico tuttavia non funziona allo stesso modo e la struttura ad albero non può essere utilizzata perché ciascun punto dell’impianto deve poter sostenere il picco massimo stabilito alla fonte (al contatore, per intenderci).

La sezione delle cablatura degli impianti elettrici a Roma saranno dunque stabiliti non in base al loro utilizzo puntuale minore o maggiore di ogni presa o innesto, ma in base alla taratura della fonte, in modo da poter contenere gli eventuali carichi di tensione in egual misura su tutto l’impianto.